Strumenti musicali nell’arte
La Musica e l’aulos nell’arte antica
di Carolina Carpentieri
L’aulos è strumento a fiato (erroneamente definito fleuto) che ha attraversato i secoli, conservando un ruolo importante nell’esecuzione strumentale. È stato suonato prima nelle domus di patrizi, imperatori e matrone, poi nelle regge di principi, nelle dimore di marchesi e conti, e ancora nelle corti dei signori medievali.
La sua presenza in diverse sculture e dipinti, che coprono un lasso temporale molto ampio, attestano la sua persistenza al cambiamento delle epoche e suggeriscono riflessioni sulla particolarità del suo timbro a cui non era facile rinunciare.
La statuina di calcare del Suonatore di doppio flauto (nel Museo di scultura antica Barracco di Roma), la Ragazza che suona l’aulos in marmo (sul lato sinistro del Trono Ludovisi del VI sec. a.C., nel Museo Nazionale Romano) sono due esempi che, oltre a mostrare la continuità nel tempo, ci permettono di osservare come ci sia stata, in questo caso nella scultura, un’evoluzione nella raffigurazione dello strumento, che acquista dinamicità e leggerezza, continuando ad affermare la sua presenza.
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