Strumenti musicali nell’arte
Gli strumenti musicali nei codici miniati commissionati da Alfonso X
di Carolina Carpentieri
Un codice miniato interessante che rappresenta una fonte significativa e soprattutto dettagliatissima – dalla quale è possibile ricavare immagini e notizie sugli strumenti musicali e quindi sul relativo modo di suonarli – è il Cantigas de Santa Maria, opera letteraria cortese del XIV secolo, commissionata da Alfonso X re di Castiglia e Leòn, custodito nel Monastero dell’Escorial, a San Lorenzo, in Spagna.
Contiene quarantuno miniature che illustrano suonatori di strumenti a percussioni, a fiato, ad arco e a corda. Nello specifico:
- ventinove miniature mostrano coppie di suonatori che suonano uno stesso strumento (a corda, a fiato, ad arco, e percussioni);
- sei raffigurano un suonatore singolo di: viola media, concerto di campane, organo portativo, cetra, cornamusa grande, carillon di campanelli;
- altre sei miniature rappresentano coppie di strumentisti che suonano strumenti differenti, tra questi, compare nella cantiga n. 300 l’unica immagine di un tamburo a calice, chiamato darabukka o darbuka.
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