Strumenti musicali nell’arte
La Musica e la Danza nell’arte antica
di Carolina Carpentieri
Nel VII sec. a.C., gli affreschi della Necropoli di Tarquinia propongono suonatori di strumenti a fiato e di lire accompagnati da danzatori, avvolti in tuniche molto colorate, che si divertono nell’eseguire musica da intrattenimento. Al centro dell’affresco c’è un auleta ovvero un suonatore dell’aulos, che nello specifico, avendo una doppia canna veniva definito diaulòs. Questo strumento singolo e doppio era uno strumento a fiato usato da greci, etruschi e romani.
Nell’affresco osserviamo le guance gonfie e arrossate del musicista, rese tali per lo sforzo di soffiare che rivelano una accurata attenzione ai particolari, evidente anche nello studio dinamico delle dita che appaiono opportunamente ricurve per tre quarti, poi morbide e dritte nella parte finale dei polpastrelli per poter coprire con adeguatezza tecnica i fori dell’aulos ed emettere i suoni desiderati.
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